Dente avvelenato quello di Varane che, in Serie A, non ha praticamente mai giocato.
Lo hanno costretto a ritirarsi, questa è quella che è la denuncia che pone alla Federazione, per quanto è accaduto a lui personalmente ma in giro per l’Europa, anche a diversi calciatori. Ne parla apertamente, nel corso di una recente intervista, dove spiega i motivi che portano lo stesso centrale ex Como e Real Madrid a fare luce sulla vicenda.
Era arrivato in Serie A facendo sognare i tifosi del Como e anche della Serie A, Varane poi si è ritirato e, dopo il ritiro, è tornato a parlare di una vicenda della quale si sta parlando in quest’ultimo periodo, con il tema che è caldissimo.
Denuncia pubblica alla Federazione, in quelle che sono le parole chiare e nette di Raphael Varane, difensore storico del Real Madrid ed ormai ex Como, nonché ex giocatore.
Non ci ripenserà dopo il ritiro, come fatto da Szczesny che ha firmato col Barcellona. Varane ha appeso gli scarpini al chiodo e ha fatto luce su una vicenda che lo riguarda.
A soli 31 anni ha già lasciato il calcio, il classe ’93, Raphael Varane. Il motivo sono le troppe partite e di questo, parlandone a cuore aperto e denunciando quindi pubblicamente Uefa e Fifa, ha detto la sua dopo l’addio alla Serie A.
Varane prende voce e lo fa a L’Equipe, nell’intervista pubblicata quest’oggi. Dopo il ritiro a soli 31 anni dal calcio giocato, lasciando il Como senza neppure mai esordire in Serie A – lo aveva fatto in Coppa Italia contro la Sampdoria, proprio quando si è infortunato giocando gli ultimi minuti della sua carriera -, ha preso voce in Francia: “La salute mentale e fisica dei giocatori è in pericolo. La macchina potrebbe esplodere, questa grande macchina che è del calcio, sta andando fuori giri”. Chiaro il messaggio e il riferimento lo è altrettanto, per quello che riguarda la situazione infortuni, che sta tagliando fuori anche i top player mondiali come Ter Stegen, Rodri, Carvajal e in Serie A anche Zapata e Bremer, tra gli altri. Probabile che, il motivo del suo ritiro, sia riconducibile proprio a questa corrente di pensiero, alla quale si accoda Varane.
Varane attacca duramente il calcio: “Non abbiamo più giocatori creativi. I calciatori hanno paura di sbagliare, ci sono meno giocatori creativi, si gioca col fisico oggi. Il calcio è un gioco fatto di errori, ma nessuno sbaglia più, non hanno libertà di muoversi i talenti. Uno dei pochi che ti permette di essere in campo chi vuoi è Carlo Ancelotti. Lascia libertà ai suoi giocatori, non come le nuove generazioni di allenatori che vogliono la squadra perfetta e poi magari non lo è, perché manca il talento”.
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