Il Milan di Paulo Fonseca vince soffrendo contro l’Udinese e con più di una novità di formazione convincente: Leao escluso e scoppia il caso.
L’attaccante portoghese non è sicuramente stato uno dei migliori del Milan nella prima parte di stagione e anche il suo atteggiamento non è stato eccezionale, soprattutto in coppia con Theo Hernandez. La sua voglia di spaccare le partite e di fare la differenza per portare i rossoneri in vetta è stata messa nel cassetto e non si è quasi mai fatta vedere, come confermano i numeri messi a referto fino a questo momento.
L’esclusione di Leao contro l’Udinese è sicuramente un campanello d’allarme verso il futuro: Fonseca non guarderà mai più i nomi ma solo la voglia e la forma fisica e mentale del momento per scegliere i titolari di partita in partita.
L’esclusione di Leao e quella di altri titolari è stato un segnale molto forte lanciato da Paulo Fonseca a tutti i giocatori del Milan e, in realtà, a tutto l’ambiente rossonero. Decide lui, ha il pieno controllo dello spogliatoio e vuole tutti al 100%: chi non c’è, con la testa o con il fisico, può restare tranquillamente in panchina a osservare i compagni giocare e vincere.
Leao è sicuramente uno dei giocatori migliori del Milan ma la sua condizione fisica lasciava a desiderare tanto quanto quella mentale. Non si è mai calato realmente nel suo “personaggio” fino a questo momento e non è mai stato l’eroe del Milan e quindi Fonseca ha deciso di escluderlo.
E ora Leao non è pià intoccabile: per questo motivo la situazione legata al futuro immediato preoccupa, sia il calciatore che i tifosi.
Paulo Fonseca ha dimostrato di avere polso e di saper prendere delle decisioni che sono e saranno fondamentali per la costruzione di un Milan vincente e forte nella testa e nelle idee. Su Leao ora si è alzato un polverone di polemiche, tra chi si schiera dalla parte dell’allenatore per il bene del Milan e chi si schiera dalla parte del calciatore, ritenuto imprescindibile a prescindere dalla condizione fisica.
“Per voi è strano che Leao vada in panchina, per me è la normalità“, ha spiegato nel post partita Paulo Fonseca, “perché per me il Milan viene prima di ogni giocatore“.
Con questa frase Fonseca ha svelato un retroscena preoccupante su Leao: è stato lui uno dei colpevoli delle sconfitte e lui uno dei fautori del momento no del Milan.
Ora Leao ha una bella gatta da pelare. Deve tornare a correre e a sgobbare perché puoi essere forte quanto vuoi ma se atteggiamento e predisposizione non ci sono allora le poltroncine della panchina rischiano di diventare molto comode.
Il Milan è tornato a vincere senza Leao e ora rischia sempre il posto: non è più intoccabile. Ma Leao è un ragazzo intelligente e volenteroso, avrà capito che d’ora in poi dovrà impenarsi al 100% per riprendersi la titolarità e per tornare a essere decisivo nel Milan.
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