Il Milan vive un periodo molto complicato perché i risultati non arrivano e ci sono molte difficoltà: ora per Paulo Fonseca c’è un bel guaio.
L’allenatore portoghese si è lasciato andare a un durissimo sfogo dopo la partita contro l’Atalanta con il quale ha deciso di dare voce ai pensieri di tutto il mondo Milan sul “trattamento” riservato dagli arbitri al club rossonero. Secondo l’allenatore la sua squadra non è tutelata e c’è mancanza di rispetto nei confronti della società perché ci sarebbero stati molti errori a sfavore nell’arco delle ultime settimane.
Le polemiche post Atalanta-Milan sono continuate in maniera incessante anche in queste ore e ora è lui a finire in Tribunale dopo quanto accaduto.
Fonseca contro la classe arbitrale: le ultime
Pualo Fonseca era una furia dopo Atalanta-Milan. L’allenatore portoghese non ha minimamente accettato le scelte del direttore di gara La Penna né del VAR che, secondo il suo modo di vedere, hanno deciso e indirizzato la partita in favore della squadra di Gasperini.
Le sue parole a fine partita in tv e in conferenza stampa sono state fortissime perché ha lanciato delle gravi accuse nei confronti dell’arbitro La Penna, sottolineando tutti i suoi errori non solo di quella partita ma anche delle altre gare di questo campionato che lo hanno visto protagonista (citando l’espulsione di Reijnders contro l’Udinese e il mancato calcio di rigore assegnato contro l’Atalanta nella sfida contro l’Udinese, gare in cui La Penna era al VAR).
Lo sfogo di Fonseca costerà caro all’allenatore del Milan: ora dovrà presentarsi in Tribunale Federale.
Fonseca come Mourinho: arriva il deferimento, lui patteggia
Le parole di Paulo Fonseca dopo Atalanta-Milan ovviamente non sono piaciute ai vertici del calcio italiano e alla Procura Federale che ha deciso di aprire un fascicolo nei confronti dell’allenatore portoghese. È una situazione molto simile a quella avvenuta negli anni scorsi a José Mourinho quando allenava la Roma e si è trovato più volte a criticare aspramente il lavoro degli arbitri.
Secodo quanto riferisce Il Corriere dello Sport, il Codice di Giustizia Sportiva lascia al tecnico del Milan una scappatoia per evitare denuncia e processo davanti al Tribunale Federale Nazionale: il patteggiamento.
Le frasi incriminate di Fonseca – La frase “ha guidato la partita” è considerata molto grave, perché presuppone un disegno criminoso e doloso, teso ad alterare lo svolgimento di una partita a favore o a sfavore di una squadra. Ma anche “avevo paura di lui“, presuppone la predeterminazione.
Squalifica Fonseca: con il patteggiamento dimezza la pena
Fonseca può decidere per il patteggiamento, in modo da dimezzare la pena ed evitare una lunga squalifica come si poteva presupporre subito dopo lo sfogo post-partita.
Cosa rischia realmente Fonseca? Tutte le sue parole saranno passate al microscopio, potrebbe anche configurarsi quello che è previsto dall’articolo 9, comma 1, lettere f: squalifica a tempo determinato, tanto da coprire un turno.