L’umiliazione in Champions League, ancora una volta in rimonta, accende luci sull’esonero di Pep Guardiola.
Lo stesso tecnico spagnolo, per il bene del Manchester City, potrebbe scegliere addirittura di separarsi rinunciando ai soldi che il City ha accordato, nell’investimento della firma sul rinnovo e che porterà a questa drastica scelta, visto che le cose ormai non funzionano più.

L’apparente reazione avuta in campionato ha visto scoperchiato nuovamente il vaso di Pandora, con il Manchester City che ha prima trovato il vantaggio di due reti per poi essere letteralmente umiliato dal Paris Saint-Germain in Champions League, che pure non è che se la passava poi chissà quanto bene. L’addio di Guardiola per dare uno scossone non è da escludere perché, come scrivono pure da Il Corriere dello Sport, Guardiola e il City rischiano di restare fuori da tutto. Qualcosa al limite del surreale per un club come quello di Manchester.
Esonero Guardiola: pronta la rivoluzione al Manchester City
Quello che sembrava impensabile a fine anno, potrebbe consumarsi al Manchester City. Non tanto l’addio di Pep Guardiola, che per un ciclo che finisce, può anche venir fuori, quanto per l’addio con esonero, nel licenziamento che la società potrebbe far venire fuori adesso che il club di Premier League sembra davvero destinato ad un’annata da zero titoli.
Fuori da tutto, anche dalla Champions League, rischia questo il club allenato da Pep Guardiola che, prima di arrivare a tale ipotesi, vorrebbe e potrebbe prendere dei seri provvedimenti, proprio al fine di risolvere anzitempo, senza arrivare poi a mani vuote a fine anno.
Si tratta di una scelta possibile quella che vede tra i candidati anche due italiani nel nome del sostituto di Guardiola. Con un’altra ipotesi anche, come svelano dall’estero, per sostituire Pep Guardiola in panchina.
Due italiani e non solo: il possibile sostituto al City
In pole due italiani, tra i migliori allenatori liberi in circolazione, per sostituire Pep Guardiola di fronte al possibile esonero. Come fanno sapere dall’estero infatti, figurano i nomi di Sarri e Allegri, che chiaramente non sono gli unici allenatori disponibili per una grande panchina come quella del City. Sullo sfondo anche la posizione di Xavi Hernandez, però dare uno scossone all’ambiente, ma per non cambiare drasticamente tutto. Ecco perché, anche Sarri – che ha un’idea di gioco simile a quella di Guardiola – farebbe al caso del City che, per vie traverse, “lo conosce già”, vista l’annata brillante che riuscì a vivere al Chelsea, vincendo l’Europa League nel suo singolo anno in Inghilterra.

Sarri in pole: ma solo per il ruolo di traghettatore
Maurizio Sarri è tra i possibili sostituti di Guardiola, ma il City cerca solo un traghettatore. Da capire se Sarri sarà o meno disposto ad una scelta di tale tipo, per finire sulla panchina del club di Manchester. Oppure se riuscirà a strappare un accordo con condizioni, in caso di risultati, per guadagnarsi poi un posto in panchina.
